martedì 24 dicembre 2013

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I suoi regali di Natale sono stati assurdi. L'ipod che volevo da quando avevo quattordici anni e cinque giorni in montagna a sciare. Ed io mi sento in colpa, perché i miei non sono stati per nulla all'altezza. Non sono brava a fare regali, non lo sono mai stata. E non ho soldi. Non me li merito i suoi regali, proprio per niente. Non merito il suo tempo, né i suoi abbracci.
Non merito niente.






lunedì 18 novembre 2013

.The spell is over.

Mi sento un'idiota a non scrivere più nulla per così tanto tempo. E' solo che tanto, alla fine, le cose che scrivo son sempre le stesse. La monotonia come stile di vita, insomma. Non sono successe grandi cose, le giornate iniziano e finiscono senza particolari colpi di scena. Scorrono come la pioggia sui vetri stasera, lasciando solamente tracce umide facilmente dimenticabili. Col cibo non va bene, mangio, digiuno, faccio casini immensi. E il peso rimane lì, fermo ed intoccabile, for fuck's sake.

Mi sono tatuata circa un mese fa, finalmente. Sulla coscia, una delle parti che più detesto del mio corpo. Per cercare di renderla un po' più accettabile. E per evitare di distruggermi con il cutter anche quella gamba. Una basta e avanza, sinceramente.

Il concerto degli H.i.m. è stato perfetto. Io e la mia migliore amica sembravamo delle adolescenti in crisi ormonale, eccitate per qualsiasi cazzata, ma chisseneimporta. Sono rimasta immobile per quasi tutto il live, persa tra le luci psichedeliche e cullata dalla sua voce, e per quel poco tempo nulla era più importante. La magrezza, le paranoie, le voci nella testa non erano calcolate, schiacciate dalla tranquillità di quel momento.
Mi sono sentita di nuovo io, per fugaci istanti. La ragazza che voleva spaccare il mondo e diventare la migliore in qualcosa. Poi se ne sono andati, e l'incantesimo è finito, mandato in frantumi dalla solita realtà pesante come piombo.






venerdì 11 ottobre 2013

.Wake Up, Donnie.


Sabato scorso è stata proprio una bella serata del cazzo. Ero convinta di uscire giusto per una birra senza cena, un po' di chiacchiere e finire la giornata guardando per l'ennesima volta Donnie Darko assieme a lui, nel letto, sotto pile e trapunta.
Alla fine, invece, si decide di andare fino a Torino per salutare un po' di amici al solito posto. Ero ansiosa, non so, sarei voluta andar via. Come se ci fosse qualcosa nell'aria a rendermi nervosa.
Un mio amico s'incazza con un altro ragazzo, prendendolo a pugni in testa, così lo fermiamo e lo allontaniamo insieme ad un altro tizio che si era messo in mezzo. Inizio a parlare con lo sconosciuto per calmare un po' la situazione, giusto per fare la persona gentile e col sangue freddo, e questo ci prova senza problemi. Gli faccio sapere tranquillamente che sono impegnata e lui dice di aver capito, ma quando lo saluto per andarmene mi tocca il culo. Non volendo avere altri problemi -gli sarebbero volati addosso in venti, giuro- lo guardo solo male allontanandomi.
Mentre saluto un mio caro amico un altro tipo -ubriaco, molesto e almeno il doppio di me- inizia a rompere un po' le palle divertendosi a dar fastidio a 'sto mio amico, per cui gli dico di lasciarlo stare ed andare ad infastidire altra gente. Questo ha cominciato a dirmi si stare calma, che stava solo facendo il simpatico, così gli ho detto di fare il simpatico a casa sua, che lì il capo non lo faceva. Lui ha iniziato ad urlarmi addosso, io facevo altrettanto, le facce a dieci centimetri di distanza. Persino quando mi ha detto che non avrebbe avuto problemi a darsele con una donna io non mi sono spostata, anzi, non vedevo l'ora. Ahah.
Non so cosa mi sia preso, so solo che non me ne fregava un cazzo se lui avesse cominciato a spintonarmi seriamente. Non me ne fregava un cazzo delle conseguenze. E non avevo neppure bevuto. Poi i miei amici si son messi in mezzo per dividerci, e i compari di quel coglione se lo sono portato via. Avevo l'adrenalina a mille, le mani tremavano senza contegno, lui mi abbracciava e gli altri mi chiedevano se stavo bene. E, a dire la verità, stavo bene. Ero più in ansia per il tizio che c'aveva provato -e che continuava a fissarmi- che per la discussione con il cazzone marcio.

Comunque, alla fine sono tornata a casa alle cinque e addio film.









mercoledì 2 ottobre 2013

.I'm Not Able To Believe.


Io non credo a ciò che mi dicono gli altri. Non ci credo, non.ci.riesco. Rimango fissa sulla mia convinzione, non c'è niente da fare. E' da almeno dieci anni che penso che la gente mi dica determinate cose solo per prendermi per il culo. Per fare un po' di beneficenza sociale provando a lanciare complimenti e parole carine ad una povera ragazza con poca autostima.
Non riesco nemmeno a credere fino in fondo a ciò che lui mi dice, anche se ormai lo conosco da cinque anni. Neppure alla mia migliore amica -l'unico vero punto fisso della mia vita da un decennio- credo al cento per cento. Anche se so che lei mai e poi mai direbbe alcune cose solamente per sentirsi altruista, perché lei è la persona più onesta che conosca. Semplicemente vede in me un qualcosa in più che non esiste, in realtà. Come se avesse un paio di lenti colorate che fanno vedere sfumature irreali e toni alterati. Forse anche per lui è così, non lo so.
Forse è perché nessuno vuole avere una ragazza ordinaria o un'amica nella norma, alla fine sarebbe una noia mortale. Per cui si cerca, in qualche modo, di enfatizzare qualità o altro di quella persona, disegnandola migliore di quello che è. Perché nessun aspetto della propria vita deve essere banale, non ce lo si può permettere.

Non so, magari sto solo impazzendo.





Per ora so solo che ho bisogno di arrivare in fretta al quindici di ottobre.





mercoledì 4 settembre 2013

.Comin' Back.


Mi sono un po' persa ultimamente, il fare nulla quasi ogni giorno ed il vagare per i boschi ha decisamente aiutato. Non ho più commentato -come se prima lo facessi tanto, eh? Stupidastupidastupida.-, non ho più aperto i programmi di grafica, non ho più trovato altri nuovi gruppi da ascoltare.
Mi sono fermata in un piccolo limbo fatto di passeggiate estenuanti in montagna e di rifiuti ad ottimi dolci con le nocciole. Ho apprezzato esageratamente la linea telefonica inesistente ed il cellulare spento, la mancanza di internet e delle inutili sparate di mio padre. Stare con più di cinque persone mi ha fatto saltare i nervi, ad un certo punto, ma questa volta mi sono isolata con la musica a palla nelle orecchie molto meno. Sono riuscita a controllarmi abbastanza, a parte qualche pianto isterico. Forse sarà ché sono figlia unica e il numero massimo di ospiti avuti in casa per feste varie non è mai andato oltre il sette -genitori e me inclusi-, ma stare troppo tempo -oltre i quattro giorni- a continuo contatto sociale mi fa uscire di testa. Soprattutto se nemmeno in tenda sei da sola. Che ansia.


Ora sto lentamente rientrando nella solita routine abituale, aspettando di ricominciare a studiare ed iniziando a prepararmi per il FCE. Lavoricchiando ogni tanto ed uscendo qualche sera per una birra tranquilla. Che banalità.






lunedì 29 luglio 2013

.I Need a Drill.

Oggi giornata fallimentare sul fronte cibo, decisamente troppo. Sarà difficile, ma voglio, devo riprendere quel fottuto controllo che ho perso da qualche parte. Mi sto rendendo ridicola, davvero. Non so come lui riesca a sopportarmi, soprattutto quando lo tratto male perché sono incazzata con me stessa e con la mia vita del cazzo. Mi ha portato in montagna questo weekend, ed io non ho fatto altro che rovinare questi due giorni con le mie paranoie e quelle fastidiose voci che mi martellano la testa.
Vorrei proprio un trapano, adesso. Trapanarmi il cervello e far uscire tutto il marcio che c'è dentro, fino all'ultima goccia. Devo tirarmi due schiaffi e ricominciare a camminare come si deve, sono stanca di arrancare come una povera imbecille.
Fanculo la mia testa.






giovedì 18 luglio 2013

.Time.


In questi giorni mi ritrovo con poco o niente da fare, ed è snervante. Devo sempre inventarmi qualcosa per non deprimermi troppo, ahah.
Così mi metto a fare stencil per magliette, mi guardo tutorial sul matte painting, vado in bici o faccio esercizi. L'eccessiva calma mi disturba, perché mi fa sentire esageratamente ferma ed inutile. Come se stessi sprecando il mio tempo. La pizzeria d'asporto dove lavoravo qualche sera ha chiuso, per cui oltre al mio lavoro altalenante di grafica sono a piedi, ed il tempo sembra essere sempre troppo per essere pienamente colmato.
Forse sabato andrò di nuovo in un maneggio, dove la mia migliore amica ha il cavallo, e vedrò se potrò magari fare qualche passeggiata ogni tanto. Mi manca terribilmente. Faccio sogni senza senso ogni notte, ed ogni tanto sogno ancora il mio cavallo, morto cinque anni fa ormai. Mi sveglio e piango, come se se ne fosse andato ieri. Non è vero che col tempo diventa più facile, fa male uguale. Anzi, forse è ancora peggio. Lo affronti solo un po' meglio, ma quando ti svegli dopo aver sognato di accarezzarlo ancora ed hai la sensazione di averlo fatto veramente, non ti resta che piangere e sentirti uno schifo. Mi faceva sentire un po' speciale, mi faceva credere di essere importante per qualcuno. Entravo in scuderia e lui cominciava a chiamarmi, perché riconosceva il rumore dei miei passi. Era l'unico momento in cui mi sentivo veramente brava in qualcosa.






lunedì 1 luglio 2013

.For Fuck's Sake.

Sono decisamente giù di morale e di pessimo umore -che gran novità-. E' che, cazzo, io ci provo davvero a migliorarmi, ma rimango sempre fissa in questo punto di merda. Faccio esercizi, vado in bici, salto la corda, mangio controllandomi -quasi sempre- eppure lo specchio mi sfotte continuamente. Evidentemente non è abbastanza.

E poi sono così incazzata, perennemente, fottutamente, incazzata. Sempre, per ogni minima cosa. Con me stessa, con la gente, con i miei, con la vita. Persino con i miei adorabili gatti, che non ne possono proprio nulla. Ho continuamente voglia di picchiarmi con qualcuno, di farmi male e di fare male. Do spallate alle persone incrociate per strada nella speranza che inizino a spintonarmi così da darmi un buon motivo per andarci addosso.
Riesco pure a farmi venire i crampi spacca stomaco per il nervoso.
Sono veramente una cogliona. Punto.






venerdì 28 giugno 2013

.Google Reader.

Volevo aggiornare con i miei problemi estremamente patetici in questi giorni, ma purtroppo tra i due lavori e le altre cose che avevo da fare non ne ho avuto il tempo. Ed oggi sono a corto di parole. Ci penso e ci ripenso, eppure nulla appare così significante da meritare una frase in questo post. Decisamente triste, no?

Più che altro sto scrivendo per i futuri -dal 1° luglio, se non sbaglio- cambiamenti che ci saranno con la bacheca di Blogger. Da quello che ho capito -ahah, io che capisco qualcosa, che ridere- Google Reader verrà eliminato, per cui non sarà più possibile seguire gli aggiornamenti dei blog seguiti (link dal blog di Dony) sulla bacheca. La soluzione sarebbe quella di importare il proprio elenco di blog su piattaforme alternative che permettono di tenere una lista dei propri blog seguiti, come Bloglovin -a cui mi sono iscritta e su cui ho importato la mia lista- oppure Feedly, o ancora altri.
Va beh, vediamo come andrà.






(Claim per Bloglovin)
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mercoledì 12 giugno 2013

.They're Perfect.


Che dire, il concerto è stato p.e.r.f.e.t.t.o. Persino i Megadeth non hanno deluso, anzi. Ma i Maiden, beh, loro sono stati fantastici, scenografici e spettacolari come sempre. Ero così felice sabato che non riuscivo a prendere sonno tornata a casa. Avrei ancora voluto urlare quelle canzoni che mi accompagnano da ormai dieci anni, saltare abbracciando la mia migliore amica in lacrime, perdermi in quella musica che a distanza di anni è nuovamente attuale.
Era da così tanto tempo che non avvertivo il silenzio nella mia testa, quella tranquillità costante che vorresti non finisse mai. Ho sorriso talmente tanto da farmi venire male alla faccia, assurdo.
Ed ora sono esaurita per l'esame di grafica che avrò la prossima settimana, ho gli occhi che fanno esageratamente male per lo schermo. Ho persino le occhiaie, che non mi vengono praticamente mai. Sto chiusa in casa tutto il giorno per finire questi maledetti lavori per il portfolio, uscendo giusto per andare a lavoro la sera.
Il peso è in zona sicura, ma voglio -devo- scendere. Ancora, sempre. Limare queste fottute gambe che sembrano budini informi, che schifo.
Che schifo Bee.






sabato 25 maggio 2013

.Up The Irons.

-14 ai Maiden, finalmente. Senza scordarsi dei Megadeth, anche se, diciamocelo, adesso fanno un po' ridere -in particolare Mustaine-. Ma va beh, sono già a sognare The Clarvoyant live. Sarà un'intera giornata senza turbe mentali, perché non avrò tempo per la depressione, non l'8 giugno, non con loro che a cinquant'anni suonati fanno show mille volte migliori di altri gruppi giovani e che se la tirano.

Detto questo.. Al momento mi sto prendendo impegni su impegni per non stare mai ferma. Forse per avere un po' la sensazione di esserci davvero. Cammino e cammino, per cercare di raggiungere gli altri che sono troppi -infiniti- passi avanti a me. Lavoro così tanto al computer che mi dimentico tranquillamente di mangiare, mi sposto così tante volte da non sentire le gambe indolenzite, dormo così male da svegliarmi senza alcuna fatica, ringraziando la sveglia che fa smettere gli incubi. Voglio solo concentrarmi sul lavoro e sullo studio, basta. Voglio -devo- riuscire finalmente in qualcosa.






giovedì 16 maggio 2013

.Sad People.



Siamo esseri infelici. Le persone, intendo. Ognuno a modo suo, tutto sommato. Cerchiamo la felicità come falene attirate dalla luce artificiale, e alla fine ci scottiamo. Bruciamo impotenti, senza possibilità di tirarci indietro. Perché, alla fine, lo vogliamo noi.
E poi cadiamo, ci facciamo male e ci manca il respiro.
Ma non è mai abbastanza, non ci accontentiamo di farci a pezzi una sola volta, oh no, dobbiamo continuare testardi, perché è quello per cui siamo stati programmati.
Siamo dei tossici in cerca della nostra morte mentale. Ci autodistruggiamo senza quasi rendercene conto, inconsciamente consapevoli del nostro declino preannunciato. Siamo così deboli.






giovedì 9 maggio 2013

.Deeper and Deeper.

Sto guardando video live degli Him, ossessivamente attratta dal corpo scheletrico e tatuato del cantante. Probabilmente fra un po' inizierò a piangere, e la sua voce alimenterà maggiormente le lacrime.
Domani sarà il mio compleanno, ma sinceramente non ho granché da festeggiare. Alla fine, sono rimasta sempre nello stesso pantano di un anno fa. Sono quasi nove anni che nuoto nel fango putrido della mia testa, e probabilmente lo farò per ancora un bel po' di tempo.
Ieri ho ritrovato il quaderno sul quale io e la mia migliore amica scrivevamo a turno. Ogni tot ce lo passavamo, leggevamo ciò che l'altra aveva scritto e facevamo altrettanto. Un po' perché scrivere aiutava a riordinare i pensieri, un po' perché ci consolavamo a vicenda. L'ultima pagina risale a tre anni fa. La cosa peggiore è che le cose che avevo scritto anni prima sono le stesse che scrivo ora qui sul blog. Pur avendo fatto un sacco di cose in questi tre anni, le mie convinzioni rimangono le stesse.
Anzi, credo di poter dire di essere ancora peggiorata, e il problema è che non ho intenzione di risalire.
V o g l i o  s p r o f o n d a r e , sempre più giù.






martedì 7 maggio 2013

.Fat.

-Ma sei ancora dimagrita?-
-Ma no, sono i pantaloni che si smollano.-
Sono grassa cazzo, non mi vedi?
Basta bugie, smettila. Smettetela tutti.
Sono fottutamente grassa, cazzo.






venerdì 26 aprile 2013

.Everything's fine.

-Che succede?-
-Niente.-

Niente. Va tutto bene. Sono solo stanca. Sono un po' scazzata per gli imbecilli che mi son trovata sulla strada. Ho solamente sognato cose strane. Accatasto scuse su scuse, le uniche parole che riesco a dire senza che rimangano appiccicate alla gola. Perché ho continuamente l'espressione da insofferente.
Che senso ha dirti la verità? Ti svuoterei addosso un barile pieno di catrame appiccicaticcio e viscoso, e sinceramente non mi sembra il caso. Sto di merda e sono depressa da far quasi ridere, ma che senso ha parlartene? Nemmeno riesco a scriverle, certe cose. Faccio una fatica assurda a pigiare i tasti, scrivo e cancello, rileggo, torno indietro, cambio parole, metto su un'altra canzone, ribatto qualche lettera.

E' come se avessi un mattone troppo pesante sulla cassa toracica che mi fa respirare male. Un po' come se fossi sul punto di piangere, ma gli occhi rimangono costantemente secchi. Non so nemmeno che cazzo ho nella testa, ma fa male, maledizione. Un trapano nel cervello che non riesco a spegnere perché non trovo la spina di alimentazione.
Vorrei solo accendermi una sigaretta e spegnermela addosso, magari per un attimo avrò il silenzio assoluto nella testa. Forse sarebbe il caso. E' il caso, si.






lunedì 15 aprile 2013

.BBA.

Mi è stato passato il Beautiful blogger award -che non mi merito, lo ammetto-, e ho deciso di postarlo. O provarci, almeno.

1- Copiare il premio in un post

2- Ringraziare la persona che ti ha nominato
Grazie mille Holly!

3- Raccontare 7 cose di te
1. Vado in ansia quando devo suonare un campanello. E' una cosa che proprio non mi piace, perché mi sembra di star disturbando -anche quando effettivamente devo farlo perché mi stanno aspettando-. E poi non sopporto il suono del citofono, lo trovo veramente fastidioso.
2. Ognuno ha i propri scheletri nell'armadio. Il mio è Ville Valo. E' il sesso fatto voce, non saprei in che altro modo descriverlo. Quando mi guardo qualche live degli Him sono finita. Mi tengo la faccia tra le mani e sorrido come un'ebete, ahah che tristezza. E i testi delle canzoni mi fanno impazzire, in particolare il concetto dell'amore vero che ti fa a pezzi, invece di renderti felice. Secondo me alla fine è così, amare una persona non fa altro che logorarti ed annullarti. E tu non ne puoi fare a meno.
3. Detesto l'America, politicamente parlando. Basti pensare a quello che stanno facendo passare alla popolazione palestinese loro e i loro amichetti israeliani. Che schifo.
4. Mi definisco vecchia-inside, letteralmente. Stare fuori la sera fino alle 3 di notte per me è una tortura, anche perché ormai non riesco a bere praticamente più niente perché mi viene mal di stomaco -grazie alle molteplici sbronze degli anni passati-. E poi, comunque, non riesco più a trovare nulla che mi diverta particolarmente. Mi annoio in continuazione.
5. Sto studiando -e lavoricchiando- per diventare una grafica pubblicitaria, anche se sono pienamente conscia di avere poche possibilità di successo, vista la situazione attuale. Chissà, magari mi trasferirò in Inghilterra. O Germania. O, perché no, Finlandia. 
6. Vorrei viaggiare sempre e tantissimo. Andare in Canada, in Svezia, in Nuova Zelanda, in Finlandia, in Sud America e molti altri posti. Peccato che ho il terrore assoluto di prendere l'aereo. Il bello è che fino a due anni fa non avevo problemi, poi di colpo ho iniziato a tremare anche solo a sentir nominare la parola aeroporto. L'ultimo viaggio che ho fatto, ad ottobre, l'ho passato accucciata sul sedile con la testa tra le braccia piangendo e respirando a fatica.
7. In questo periodo sono fissata con Inception, un film con DiCaprio incentrato sul controllo dei sogni. E' allucinante, pazzesco. E la colonna sonora, ne vogliamo parlare? Hans Zimmer è un genio.

4- Nominare altri 7 bloggers vincitori del premio e farglielo sapere con un commento



Basta, la finisco qui.








  

martedì 9 aprile 2013

.Where's my fuckin' spring?.


Ed eccomi di nuovo qui, sempre incostante. Ancora una piccola persona depressa e decisamente triste da guardare, ahah. E' un periodo strano, forse sarà questa primavera incoerente.
Sono piuttosto occupata ogni giorno, eppure la testa non si svuota come dovrebbe. Vorrei non avere tempo neppure per pensare alle cose più semplici.
Ordino -troppo spesso per i miei standard- tutto ciò che mi circonda con costanza un po' maniacale, credo. Non so, evidentemente spero che così facendo anche l'accozzaglia di voci ed immagini che vagano nel mio cervello diventi una sequenza organizzata. Non so, è come se avessi una specie di sciame d'api nella scatola cranica il cui rombo non mi molla per tutta la giornata.

Per il resto, niente di che.
Non riesco granché ad esprimermi ultimamente, mi sembra di non trovare mai le parole giuste -non che io abbia mai scritto dei capolavori, intendiamoci-. Mi scivolano sulla lingua e si dileguano in gola. Scusatemi.  






mercoledì 13 marzo 2013

.We know it.

 
Ieri è stata -probabilmente- l'ultima surfata dell'anno.
La neve non era granché, ma c'erano i miei due migliori amici che non vedevo da troppo tempo, per cui è stata una giornata bellissima. Finalmente un giorno tutto per noi, quasi fossimo tornati alle superiori, quando ci vedevamo 5 giorni su 7. Sempre assieme, sempre a ridere, sempre con musica nuova di cui parlare. Se non fosse stato per loro, il liceo sarebbe stato il mio suicidio mentale.
Ma si cresce poi, c'è l'università, ci sono i viaggi studio di 6 mesi, altri interessi, vita sociale a cui presenziare, tempo che inizia a correre impazzito, tu sempre in giro a fare qualcosa che non puoi posticipare. E va bene se ti vedi una volta ogni 2 mesi. Però possono passare anche anni, ma non importa, perché appena ci si rivede tutta l'assenza sparisce. E possono non sentirmi per settimane e settimane, ma quando ci incontriamo per una birra sanno come sto senza nemmeno chiedermelo. E per me è lo stesso. E allora ti senti un po' meno sola.





venerdì 8 marzo 2013

.I don't deserve it.


Sono marcia, è questa la verità. Ricoperta da un involucro molle ma ostinato, una corazza fisica che mi fa assomigliare ad un informe sacco di gelatina stucchevole. Se mi pugnalassi, ecco che liquidi putridi colore inchiostro uscirebbero, macchiando il pavimento irrimediabilmente. Intaccando le cose belle e pulite e pure attorno.
Alla fine, è quello che faccio ogni giorno. Trasformo il mondo circostante in inferno e avveleno la vita di pensieri malsani, perché mi piace. Perché è la mia dimensione, il mio modo di affrontare il ritorno alla realtà dopo una notte di incubi.
 
 
Ed ora lo stomaco brucia per il vuoto, il braccio formicola per i tagli, le gambe tremano per gli affondi. Vorrei poter tornare indietro a tanti anni fa, ma sarrebbe troppo facile. E, in fondo, non me lo merito neppure.






lunedì 11 febbraio 2013

.Snow Time.



Sparisco, riappaio, mi disintegro. Tanta neve fuori, tanta voglia di mollare tutto, prendere la tavola e scappare in montagna come la scorsa settimana. Le voci erano sparite, il mio corpo andava bene, la voglia di svegliarsi sorridendo c'era. Ho camminato nella mia bolla di sapone e neve oggi, la macchina fotografica e le sigarette. Avrei voglia di sbronzarmi ed essere felice. Guardarmi e pensare che, in fondo, non sono così indecente. Ho bisogno di tatuarmi nuovamente. Non so, ho troppe idee per la testa e non riesco a svilupparle. Troppi pro e contro da analizzare, troppe indecisioni su cui riflettere. 











martedì 22 gennaio 2013

.Who Cares.



Se mi scopo un altro a lui non importa. Ahah, rido per non sentirmi uno schifo completo. Già che c'è allora, che si scopi pure un'altra, tanto a chi frega? Non gliene frega un cazzo. Non gliene frega un emerito cazzo. Fantastico, davvero. Mi sono ritrovata con pezzi di cuore in mano per quasi due anni, perché per lui era una cosa "così per fare". Debole e avida di ogni minima attenzione triste e insulsa che mi regalava come tozzi di pane ammollati. Mi sono lasciata marcire come un frutto bacato e gli ho permesso di dare il colpo di grazia alla mia autostima già decisamente latitante. Ora credevo che almeno un minimo gli importasse. Dopotutto stiamo insieme da un anno e mezzo. Gli importa così tanto che se mi scopo un altro non è un problema. Tanto sono io quella ancora marcia.