domenica 29 maggio 2011

.Stay Focused.





Ok, mi sto impegnando sul serio.
Ci sto riuscendo, rimango concentrata. Voglio rimanere concentrata.
Visto che tutto il resto vortica impietoso e mi fa essere decisamente troppo moody, seguire rigorosamente almeno uno dei miei punti fissi mi rende alquanto stabile.
L'equilibrio oscilla, ma cerco di mantenere i piedi su questa fottuta trave.
Il peso cala, quindi. E la bilancia fa un po' meno paura.
L'altro pezzo della mia vita sembra la visione di un ubriaco, ma fermare la testa che gira è un punto interrogativo per adesso. Lascio la presa, allungo il guinzaglio alle mie riflessioni da mentecatta perché ora come ora non ho abbastanza forza per fare più cose insieme.
Prima l'esterno, poi -eventualmente- l'interno.

Ieri sera mi sono buttata in mezzo ad una rissa. 
Il cervello si è spento, volevo solo attaccarmi. E gli altri che cercavano di allontanarmi per paura che mi facessi del male. Non sono piccola, né fragile. Non ho bisogno di essere tenuta da parte.
Potete immaginarvi la carogna con cui ho terminato la serata.



No damn chains CAN HOLD ME to the ground.





mercoledì 25 maggio 2011

.Seek and Destroy.





Ed inizio anch'io la Skinny.
Ho tentato di fregarmene -sul serio- fino a un po' di tempo fa. Quando ero a Londra non guardavo queste cose, m'imponevo di non farlo. Volevo lasciar perdere i calcoli, le calorie, i vestiti e tutto il resto.
Ma è difficile. 

E' un periodo del cazzo. Non so cos'ho, ma non va bene.
Sono così arrabbiata. Voglio farmi del male in tutti i modi possibili. Per non sembrare fuori di testa, per far credere che la mia vita sia a posto.
Mi sono bruciata sul polso di nuovo.
Ero violenta, avrei voluto spaccare la testa a qualcuno, urlare, bestemmiare senza ritegno.
Era l'unico modo per smettere. Sarà da idioti, stupidi, deficienti, ma non m'importa.

Ne avevo bisogno.

E lui l'ha visto, si è incazzato, mi ha guardata deluso.
-Che cazzo hai fatto?-
-Niente.-
-No, davvero, che hai fatto? Dimmelo, per favore.-
-Rabbia sfogata, tutto qui.-
-E quindi?-
-Ho sbagliato posacenere.-

Sono nuovamente distruttiva, in tutti i sensi. Voglio solo litigare, bere, farmi venire mal di stomaco, saltare i pasti, avere la gola secca per le troppe sigarette.
O forse ho solo bisogno che qualcuno mi presti attenzione.


Patetico. PATETICA.

domenica 22 maggio 2011

.Feeling this.





Il fatto che lui "mi voglia proprio tanto bene" -parole sue- mi terrorizza.
Si, sono un'idiota patentata, ne sono cosciente.
E che è tutto troppo bello. E' quello che volevo da quasi due anni, porca puttana.
Non può succedere a me, perché a me non succedono mai cose del genere. Sono sempre stata abituata a veder sfumare miseramente tutto ciò a cui tenevo, tutto ciò che desideravo morbosamente.
Mi dicono di viverla tranquillamente, ma ho paura.
Non ci sarà nessuna corda di sicurezza a tenermi se mi schianterò a terra.
E sono troppo stanca per pensare di dovermi rimettere in piedi da sola.

Che cazzo di codarda.



Look to the past
And remember and smile
And maybe tonight
I can breathe for awhile







sabato 21 maggio 2011

.Tic-Tac.





Aspetto con ansia -positiva- stasera.
La Tequila mi attende. E la musica ignorante pure.

.Be Sick.







domenica 15 maggio 2011

.St. Anger.





Rabbia. Rabbia. Rabbia.
Voler prendere a pugni la prima persona che ti guarda. Farle del male. 
Le sigarette sui polsi come valium.

Voglio solo fare del male.

domenica 8 maggio 2011

.In silence.





Settimana piatta, weekend allucinante.

Venerdì corteo e mancata manganellata sulla schiena per un soffio. Bastardi. Casa per 20 minuti, poi nuovamente città. Pranzo saltato, cena idem. Stranamente lo spritz e la birra non mi hanno fatto venire mal di stomaco, né brillaggine. Uhm, meglio così credo.
Sabato crisi pomeridiana, pianto isterico seguito da ascolto a random di canzoni una più deprimente dell'altra, poi finalmente calma mista a carogna per la troppa gente in giro di sera. Veramente troppa, cazzo. E ovviamente si finisce in mezzo a qualche rissa a caso per forza.

Notte da lui, ancora. E pranzo. Svegliarsi ed avere tutto il tempo del mondo a disposizione per stare solo noi due è stato qualcosa che non vedo l'ora di ripetere. Mi sono sentita importante per un po'. Per qualcuno che quando vuole sa farmi stare bene.
Si è accorto che c'è qualcosa che non va. Mi chiede troppo spesso come sto, ha notato i segni sulle gambe. Avere un paio di gatti in casa aiuta non poco, per fortuna. 
Ma io resisto, cercando di sembrare più normale possibile. Soffocando i moti di rabbia, nascondendo le mani che tremano in continuazione, provando a non isolarmi senza ritegno.


Cado a pezzi, ma in silenzio.

lunedì 2 maggio 2011

.Not enough.





Gran Primo Maggio. In tutti i sensi.
Corteo -e cacciata della Cisl, fantastico!-, grigliata -e digiuno-, birra -e non troppa alla fin fine-, musica trash -e ballare come degli idioti-, lui che se ne va ma che torna dopo che gli scrivo -ed io che lo fisso senza crederci-.

Tutti presi bene, tutti come se il mondo dovesse crollare.

Io che gli parlo un po' troppo sinceramente -sto diventando troppo sincera, davvero troppo- dopo che mi ha chiesto cosa avevo. Ero triste, secondo lui. Lo sono da un po', così ha detto.
Allora ho sputato un po' di pensieri malati che mi ossessionano.
Che non mi sento mai abbastanza per niente e nessuno. Che mi sento sempre ad un gradino più basso di quello su cui vorrei stare. Che non capisco perché sto simpatica ad alcuni, visto che io non mi sto simpatica.

-Sei una stupida a pensare 'ste cose, lo sai?-
Lo so, lo so.

E adesso ho paura che conoscendomi per davvero vorrà solo scappare.
Perché non sono per niente una bella persona.


Vedremo.