mercoledì 29 giugno 2011

.Ordinary, that's all.






Smettila di continuare a chiedermi se va tutto bene. Cosa vuoi che ti risponda?
Si, si, tutto bene. Si, sono solo un po' stanca. Si, devo solo rilassarmi un attimo.
No, non va tutto bene cazzo. Ma mica posso dirtelo. Non voglio essere sincera, perché poi dovrei spiegarti i miei labirinti mentali e tu non sapresti che rispondere.
Tanto le cose che penso non hanno fondamento.

Sei una complessata. Chiuditi di meno. Dai, basta con le paranoie.

Non ho più voglia di sentirmi ripetere le stesse parole ogni volta. Io ho le mie convinzioni, voi le vostre. E non basteranno un paio di abbracci e lo sguardo preoccupato per farmi cambiare le lenti con cui guardo il mondo.
Prendimi a schiaffi, se vuoi. Scuotimi, urlami contro, insultami.
Vattene via pieno di carogna, lasciami indietro.
Perché continui a rimanere fermo qui? Perché ti fossilizzi al mio fianco perdendo l'opportunità di andare avanti?
Sono patetica. Monotona. Statica. Mediocre in ogni cosa.
E tu non stai con la mediocrità. Tu la odi, dannazione.
Guarda come sono davvero, guardami in faccia.
Odiami.







martedì 21 giugno 2011

.I Dunno, I Laugh.





Il mio umore che cambia da un giorno all'altro -e a volte a distanza di poche ore- mi diverte.
Si, mi diverte da morire.
Le mie convinzioni che si trasformano continuamente mi fanno sorridere.
Ridacchio, perché è l'unica cosa con cui posso rispondere.
Non so cosa fare con troppe domande. "Non lo so" è diventata la mia combinazione di parole preferita.

Non so come migliorare la figura che mi fissa dallo specchio.
Non so come evolvere la mia situazione statica in una vita fottutamente veloce.
Non so come affrontare lui e tutto quello che comporta.
Non so come comportarmi in mezzo agli altri.
Non so come smettere di farmi del male in qualsiasi modo.
Non so come respirare quest'aria di piombo.
Non so come far finire le crisi di pianto.
Non so come stare alla larga dagli attacchi di rabbia violenta.
Non so cosa dire, cosa pensare, cosa far finire.

Non lo so.


Così ci rido su.





giovedì 16 giugno 2011

.Bitter.





Orrida mattinata, pomeriggio in miglioramento.
Mi sveglio, affanno. Ansia. Magone. Una pietra sui polmoni, piazzata con colla millechiodi.
In treno tremo un po', mi gira la testa, abbassamento della pressione. Decido per una brioche con un caffè, sperando in un miglioramento.
Ed ecco la nausea improvvisa, il gusto del cibo in gola, nitido e preciso.
Arrivo al lavoro, resisto mezz'ora, poi vomito in bagno. Respiro male, tremo ancora. Allora me ne vado a casa -pullman, metro, treno, macchina-, mi butto nel letto, dormo appena.
Mi riprendo, pranzo con un po' di philadelphia light e anguria, decido di mettermi a posto le ultime cose per la mostra di domani. Le foto e i lavori grafici mi tirano su il morale, mi concentro, voglia di sboccare nuovamente ma resisto.
Sto resistendo.

martedì 14 giugno 2011

.Without Sense, as always.






Odio star male per una persona.
In genere non odio, è troppo faticoso. Ci vuole troppa testa, troppi pensieri e troppe seghe mentali. Io detesto, amo follemente detestare. Che può sembrare uguale, ma non lo è per niente.
Ed ora sto odiando fottutamente il mio cervello, che continua senza tregua a pormi domande su questa situazione del cazzo in cui sono immersa fino alla punta dei miei capelli rossastri.
Mi vedo da tempo immemorabile -quasi due anni, ormai- con un idiota di cui sono schifosamente persa, ma tutta questa storia non ha senso.
We don't have a sense. Illogici come solo noi sappiamo fare.
E' iniziata così, una sera. Io ciucca, lui anche. Ci si beccava una volta ogni tanto, quando la serata era diversa dal solito o ci sentivamo -si sentiva, fondalmentalmente- soli.
Ma -Era una cosa così per fare-, diceva sempre.
Ed io che facevo la dura e ribelle. Ma si, è divertente. Ma si, è una fottuta puttana. Ma si, ci sto perdendo la testa.

Fanculo a me e alla mia debolezza cronica.

E poi le cose iniziano ad andare meglio, e lui si fa un'altra tranquillamente.
Cedo di nuovo, le cose vanno meglio di nuovo, e lui se ne rifà un'altra con me ad un metro di distanza.
Lo perdono. Oh si, lo perdono. Fa il carino per un po', sembra quasi che gli importi.

Parto, vado a Londra, ci sto sei mesi, mi riprendo dalla mia testa malata -apparentemente-, penso di poter spaccare il culo al mondo.
Torno, lo rivedo, crollo come cartapesta venuta male.
Gli sono mancata, ci tiene, andiamo con calma, -voglio fare la persona seria-.
E adesso sono tutti i sabato sera a dormire da lui, mangio a casa sua, abbiamo festeggiato in due il suo compleanno, mi bacia fregandosene degli altri, tutti credono che stiamo insieme.
Peccato che -a suo dire- è contro la monogamia e le relazioni. Però se qualcuno ci prova gli dà fastidio. Però sono il suo punto fisso. Però se non ci sono alle serate mi chiama.

Sono arrivata a qualche conclusione. O è uno stronzo di prima categoria -e li sarebbero cazzi amari-, o è un caghino terrorizzato da tutto ciò che comporta responsabilità, o semplicemente non sa nemmeno lui cosa vuole -allettante, eh?-.

Quindi sto dando di matto, quindi m'innervosisco, quindi ci sto male.
Ed ovviamente sono una stupida, debole persona. Ma questo si sapeva già.
-Che fa sfoghi inutili nella speranza di spegnere le sinapsi-




.Random.
♠ Periodo di ossessione per l'album "All hope is gone" degli Slipknot. Lovely.
♠ 58 kg, finalmente. E continuare in questa direzione.
♠ Percezione di me stessa peggiorata. Sempre meglio.
♠ Mostra questo venerdì in cui tenterò di esporre qualcosa di decente. Agitazione.
♠ Pogato come si deve ai Linea 77. Fuckin' mental.



E la smetto qui.







venerdì 3 giugno 2011

.Lovely Delirium.




Giornate all'insegna del delirio organizzativo.
Festival della musica in corso, ed io ci sono dentro fino al collo, ed è fantastico. A parte la schiena bloccata dallo spostare transenne a destra e a manca, scaricare il service e montare i -davvero tanti- gazebo. Ma per fortuna c'è l'ibuprofene a salvarmi alla fine di ogni giorno.
Sono così stanca che non ho nemmeno voglia di pensare, e vorrei che fosse sempre in questo modo.
Blackout per un paio di giorni, finalmente.
E i 58kg sono vicinissimi. Sento il loro fiato sul collo.