sabato 15 dicembre 2012

.Path-etic.



Come sei patetica, Bee. Voglio dire, ti fai schifo e ti detesti fino alla nausea, eppure commetti sempre gli stessi-fottuti-errori. E poi ti chiedi perché la gente non riesca a capirti e a sopportarti. Ti lamenti se gli altri ti fissano, ma sai benissimo che lo fanno perché, diciamocelo, i mostri non s'incontrano tutti i giorni. Parli da sola, cazzo. Riempi il tuo stomaco di cazzate che non riesci nemmeno a vomitare. Vaneggi su progetti che tanto sai di non portare a termine. Fai pena, te ne rendi conto? Potessi ti sputeresti in faccia da sola. Diventa davvero invisibile una buona volta. Cancellati dalla vita delle persone, che tanto non hanno voglia di stare a sentire le tue stronzate. 






giovedì 29 novembre 2012

.Facts.



Faccio palestra. Mangio. Studio. Cerco un lavoro. Leggo. Digiuno. Immagino. Scrivo. Piango. Creo pensieri inutili. Mi taglio. Litigo. Sorrido. Bevo caffè. Mi perdo nei dettagli. Penso a lui. Disegno. Impreco. Fumo sigarette. Cucino. Bestemmio. Respiro troppo in fretta. Uso acrilici rosso sangue. Guardo vecchie foto. Urlo. Puntata di True Blood. Incubi diurni. Dimentico senza pietà. Ascolto musica angosciante. Voglia di devastazione. Ridacchio. Parlo da sola. Troppo silenzio.






mercoledì 14 novembre 2012

.LBC.



Fissazione -nuovamente- per il live in the LBC degli Avenged Sevenfold, e non chiedetemi perché. Lo ascolto ripetutamente, mentre disegno, mentre leggo, mentre provo a migliorarmi con l'Adobe Creative Suite, mentre bevo i tazzoni di caffè istantaneo e di tè verde. Forse è solo perché non ho voglia di decidere altra musica da ascoltare. Detesto decidere, mi mette ansia. Mi disturba eccessivamente, come se mi si sovraccaricasse il cervello. Soprattutto se devo decidere qualcosa in cui è coinvolta un'altra persona. Preferisco lasciare il campo libero, perché tanto io sono brava ad adattarmi senza troppe lamentele. Preferisco che gli altri si divertano al posto mio. Niente paranoie, niente dubbi, niente domande impazzite nella testa, niente voci che sento solo io. Alla fine quello che desidero io non è importante, non per me almeno. Piccole voglie che posso sopprimere senza difficoltà, perché tutto sommato non valgono granché. Onestamente, chissenefrega.







martedì 30 ottobre 2012

.Fat, That's All.



Ieri nutrizionista. Ovviamente sono ingrassata. Oggi ho pensato bene di abbuffarmi. Non troppo, giusto per farmi sentire uno schifo. Un'emerita cogliona che si scava la fossa da sola. Brava, Bee, complimenti. 
Ah, beh, poi ho iniziato a tirarmi pugni sulle gambe mentre piangevo davanti al pc. E poi cutter, giusto per finire in bellezza questa patetica scenetta in solitaria. Ed ora c'è il vuoto.






venerdì 26 ottobre 2012

.I'm Sorry.


 
-Dai, demoralizzata..-
Scusa se non so che fare della mia vita -o quello che è-. Scusa se ti parlo dei miei problemi giornalieri. Scusa se penso di non riuscire a capire alcuni discorsi politici o altro. Scusa se dico tre frasi in una sera perché non ho voglia di dire le solite cosucce senza spessore. Scusa se credo di aver fatto uno sbaglio dopo l'altro e sto continuando ad andare a sbattere contro muri di cemento. Scusa se mi sento inutile e superflua. Scusa se parlo sempre e solo di me perché vorrei che anche tu parlassi di te, ogni tanto. Scusa se le mie parole sanno di cazzate e stupidità. Scusa se penso di averceli solo io dei problemi. Scusa se mi sembra che il mio mondo si stia frantumando giorno per giorno. Scusa se piango ogni volta che penso al mio cavallo morto quattro anni fa. Scusa se non riesco a trovare qualcosa che mi faccia pensare di essere brava e competente. Scusa se ti faccio ridere con le mie seghe mentali. Scusa se non riesco a farmi prendere sul serio. Scusa se con la mia testa ci devo convivere io e non gli altri.
Mi spiace che tu debba sopportare una tale palla al piede.






lunedì 22 ottobre 2012

.Random.



Domani analisi, lunedì nutrizionista. E il medico che scrive "analisi di controllo per vegetariana sottopeso" sulla prescrizione. Ahah, si, davvero divertente. Non credo mi abbia vista bene, anzi, ne sono sicura. Faccio sempre più brutti sogni. Quasi ogni notte, e durano fino al risveglio. E me li ricordo. E l'ansia non mi abbandona per tutta la giornata. Mi vergogno da morire se devo mangiare in pubblico. Mi vergogno anche quando mangio da sola, ma questo è un altro discorso. Vorrei mettermi quelle calze di lana fino a metà coscia, ma non me le posso permettere. Non voglio che la gente veda una tristezza del genere.






venerdì 12 ottobre 2012

.Dismember Me.



Ho bisogno di riprendermi. Darmi tanti di quei calci in faccia e iniziare a sanguinare. Voglio un corpo da poter sentire come mio. Voglio dei pensieri fuori da ogni schema. Voglio ascoltare musica fino al collasso delle mie orecchie. Voglio non fermarmi. 
Autodistruzione della mente e del corpo. Smembramento. Destrutturazione.






giovedì 27 settembre 2012

.---.


 
Ho voglia di scrivere, ma cosa? Nulla di quello che penso merita di essere scritto. Non so, mi sembra di stare marcendo. Non ho nemmeno più voglia di cercare di pensarla diversamente. Mi sento un'idiota.





giovedì 6 settembre 2012

.---.



Mi sono abbuffata. Ancora-sempre-mi odio. Ho pianto mentre vomitavo, la faccia si scioglieva e la saliva colava. Ho continuato a piangere, ma tanto le cose non si sono sistemate. Non credevo che le lame dei temperini tagliassero così bene.






sabato 1 settembre 2012

.Scared.



Ieri sera non sono uscita. Non avevo voglia di fare la grassa scazzata cinica depressa che critica ogni cosa. Stasera mi tocca, ma farà freddo. Potrò nascondermi nella mia felpona e far finta di avere le gambe sottili, ahah. Berrò una Ceres credo -o forse due-, sperando di diventare più stupida del solito e ridacchiare senza strane ombre sugli occhi. O, al massimo, starò zitta tutta la sera scandagliando attentamente la gente che mi ruoterà attorno. Niente pianti, o forse si. Non lo so, non m'interessa.


Domani i miei partono per due settimane, e sinceramente non so se sarà una buona cosa. Ho paura a stare da sola in casa, perché ho paura di quello che posso combinare col cibo stando da sola in casa.




Che dici Bee, manderai a puttane anche questo?









venerdì 17 agosto 2012

.Glass.



Tornata da una settimana di montagna, io, lui e quattro nostri amici. Due chili in meno, ma sono sempre -ancora- troppo pochi. Sempre fottutamente pochi. Una cosa devo fare, una sola maledetta cosa, e non ne sono capace. Non sono brava in nulla, non riesco in un accidenti di niente, e so che sarò sempre la seconda scelta in qualsiasi caso. Devo impegnarmi almeno in questo, a scomparire e annullarmi fisicamente e mentalmente. Voglio essere vetro.






lunedì 30 luglio 2012

.Bullshit.



Gliel'ho detto apertamente. Del cibo, di quello che combino, di quanto sia frustrante perdere due chili e riprenderli, e poi riperderli e poi abbuffarsi e poi piangere. Venerdì sera, dopo aver visto passare troppe ragazze perfette e vestite come avrei voluto essere vestita io. Io, con i miei pantaloncini sopra il ginocchio e un maglioncino perché mi vergognavo della pancia, delle braccia, del seno. Avevo bevuto uno Spritz e qualche birra a stomaco vuoto, e la lingua si è sciolta troppo. E c'erano sempre quelle ragazze con le loro gambe magre che continuavano a camminarmi davanti. Lui la faceva facile, -Se ti abbuffi è perché non mangi abbastanza-, -Devi mangiare regolare, poco ma almeno 5 volte al giorno-, -E' inutile digiunare- e altre cazzate del genere. E allora gli ho spiegato che non c'entra solo il fatto di voler dimagrire, ma che mi piace troppo pensare di non aver bisogno di mangiare. Che vedere gli altri ingoiare cibo mentre io rimango a guardare mi fa sentire bene, perché io non ho bisogno di soddisfare la mia fame. Poi è arrivata troppa gente, non sapevo più dove guardare, mi è venuta l'ansia, la pressione è calata di botto, non riuscivo più a respirare. Ho dovuto bere del succo di frutta per iniziare di nuovo a vedere lucido. E il discorso è finito lì.
Sabato sera sono andata a cena da lui, aveva preparato un sacco di cose che ho mangiato per non sembrare una stronza che non apprezza il lavoro degli altri. Ovviamente mi sentivo una vacca, una triste grassa vacca pronta da portare al macello per farci del filetto, ma comunque siamo usciti -mica vuoi stare a casa di sabato sera, no?-. E mentre ci avviavamo al solito posto io non parlavo, persa ad osservare la mia massa informe e traballante ad ogni vetrina disponibile, così lui ha deciso di provare a fare il simpatico dicendomi -Che hai? Ti ho fatto mangiare troppo rovinandoti la dieta?- sperando di farmi ridere. Gli ho risposto che non avrei dovuto parlargli di quelle cose, perché tanto le prende come una stronzata, e lui si è scusato. Ciò non toglie il fatto che tanto non lo capirà mai, e che è inutile sprecare altro tempo per parlargli di tutto quello che mi passa per la testa. Tanto sono tutte stronzate, giusto?






mercoledì 25 luglio 2012

.Have A Laugh.



Questa settimana sarei dovuta essere felice. Questa settimana mi sarei dovuta svegliare col sorriso. Questa settimana sarebbe dovuta passare con ricordi fantastici e unici. Questa settimana mi sarei dovuta perdere ogni 5 minuti nella mia mente ripensando alla voce di Tim Armstrong dal vivo.

Ma, ovviamente, la sfortuna mi perseguita senza vacillamenti.

Rock in Idrho sospeso dopo un diluvio estivo durante i Sum 41 -di cui non me ne fregava un cazzo-, perché la strumentazione era andata a puttane. Per cui niente Millencolin, niente The Specials e niente Rancid. Mi sono giusto goduta 6 o 7 canzoni dei Derozer. E pensare che me lo aveva regalato lui il biglietto, per il mio compleanno. Sarà stato per questo, forse? Possibile, ahah.






giovedì 12 luglio 2012

.Look At Me.



Orge alimentari e digiuni giornalieri. La voglia di riempirmi di qualcosa per poi stare male ed avercela con me stessa. Io non capisco come gli altri possano starmi accanto. Guardatemi cazzo, guardatemi! Non sono niente. Anzi, no. Sono quella persona che vi farà capire che potrete avere di meglio nella vita. Mi perdo a pensare, e non trovo una vita d'uscita. C'è così tanto casino nella testa, troppe voci, troppe parole, troppe colpe. Faccio quella senza tanti problemi per non rendermi esageratamente noiosa, e quanto torno a casa le mura della camera mi si stringono addosso. E cado ogni volta, e mi spezzo ogni volta. Piango o fisso il vuoto, bevo una birra doppio malto per alleggerire il cervello e fumo sigarette per riempire il posacenere. Ma tanto non serve.






mercoledì 4 luglio 2012

.---.




-Ma non puoi essere una 38, non è per il tuo fisico!-
-Vuoi scommettere?-






sabato 2 giugno 2012

mercoledì 30 maggio 2012

.I've No Tissues.



Il sentirmi un totale eccellente fastidioso nevrotico detestabile ripetitivo fallimento non affievolisce minimamente. Ma devo-far-finta che sia così. Devo far vedere quanto io sia presa bene dalla vita in generale. Eh si, perché la gente non sa comportarsi in presenza di una persona muta e con costanti auricolari nelle orecchie. Non sa che dire con una persona che smonta con estrema facilità una qualsiasi sua affermazione. Non sa come agire con una persona che è stufa di trovare la bellezza di ogni cosa.
Per cui, divertiamoci alle dancehall tutte uguali. Urliamo versetti leziosi insieme ad altre ragazze. Ridiamo sguaiatamente con battute riciclate. Facciamo le linguacce mentre ci fotografano. Scriviamo frasette del cazzo sui social network. Balliamo su canzoni commericali per essere considerati. Ricaccia indietro quelle lacrime, altrimenti il mascara inizia a colare e fazzoletti non ce ne sono.






lunedì 28 maggio 2012

.7 Things.


 
Mi è stato passato da Dony (grazie!) il "Versatile Blogger Award". Un post per dire 7 cose che mi riguardano -e finalmente, magari, per scrivere un post diverso dai soliti-.. Mi piace come idea.




1 - Amo la musica, non posso proprio farne a meno. Mi avevano rubato l'autoradio e dopo nemmeno una settimana me la sono ricomprata coi soldi che avrei dovuto spendere per altro, perché in auto ho bisogno di una colonna sonora. Diciamo che ne ho sempre bisogno, quando cammino, quando lavoro, quando studio, quando parlo con altra gente. Spesso attacco l'mp3 e mi concentro su una canzone scomponendone le varie traccie strumentali e vocali, così d'ascoltarla completamente divisa ed insieme nello stesso tempo. Lo so, strana abitudine.
2 - Avevo un cavallo fino a qualche anno fa, ed era la cosa più importante della mia vita. Sembra una cosa stupida, ma ci tenevo veramente tanto. Entravo in scuderia e lui cominciava a chiamarmi, perché riconosceva i miei passi. E quando è morto, ho avuto una specie di crollo emotivo. Darei qualsiasi cosa per riaverlo, qualsiasi. Ma so che non succerderà mai.
3 - Ho la brutta abitudine di fissarmi sui vestiti o sulle scarpe. Se smanio per un determinato modello lo cerco insistentemente ovunque, ma deve essere quello. Se è anche solo leggermente diverso non mi piace per niente. Non riesco ad accontentarmi.
4 - Adoro "Il Piccolo Principe". E' indubbiamente il mio libro preferito. Amo il fatto che sia un libro teoricamente per bambini, ma che alla fine bisogna leggerlo quando si è più grandi per poterlo capire fino in fondo. La mia lettura annuale, che ormai so quasi a memoria.
5 - Detesto la religione. Mi spiace, ma proprio non la sopporto. Qualsiasi credo, senza discriminazioni. Trovo sia una delle migliori soluzioni per mettere in ginocchio un popolo. Lo strumento perfetto per reprimere la vera natura dell'uomo. Blocca la crescita dell'individuo e della società, fomenta conflitti e disperde illusioni e vuote parole senza un vero significato. Un vero e proprio malessere, per quanto mi riguarda.
6 - Amo ricoprire qualsiasi superficie che ho sotto mano con immagini, foto, adesivi, scritte, etc. Non mi piacciono gli spazi vuoti, mi rattristano. L'armadio della mia camera è pazzesco, quasi non si riesce a capire di che colore sia.
7 - Mi piace avere le mani rovinate. Lo so, è assurdamente strana come cosa, ma è così. Screpolate dal freddo, tagliate, graffiate. Purtroppo se non si rovinano per la scarsa attenzione di cui sono afflitta tendo a rovinarmele da sola.


Bisogna passarlo ad altri 15 blog -che ho scelto senza alcun criterio- :
Mia  - Oasi - Meredith - Miss. Arnold - Laretta - Elle. - Chocoholica - Astrid - Plum - Serena - Sophie - Holly - - SleepLessNess - Nebbia









sabato 26 maggio 2012

.On My Knees.



Credo di essere caduta.
Non proprio col culo a terra.. In ginocchio insomma.
Non riesco ad alzarmi, non ho voglia di rimettermi in piedi. Gli occhi svegli e attenti e la parlantina li tengo per mia madre, perchè non voglio che inizi con le sue domande. Faccio un sforzo enorme per sembrare piena di cose da dire e piena di voglia di continuare a camminare. Ma degli altri non m'interessa, e non mi premuro di sembrare felice della mia insipida vita. Una specie di cadavere che arranca e che fatica a salutare. Non riesco più a parlare delle cose che ho in testa. Le parole non escono. Nemmeno con la mia più cara amica, quella che sa come sto anche solo osservando come sono vestita. Lei sta bene adesso, lei è forte, lei.. Lei è splendida. E non voglio spegnerla, non se lo merita. Nemmeno a lui riesco a far vedere tutto il marcio intaccato ai polmoni e allo stomaco. Mi sembra sempre che, alla fine, non prenda sul serio i miei discorsi. Crede siano sciocchezze, piccole fisse di cui prima o poi mi sbarazzerò.
La piccola paranoica che non riesce a stare rilassata.
  
E allora non spreco più fiato per rispondergli, perché tutto sommato non ha bisogno di sentirmi sempre parlare di me.

Il problema è che non ho altro di cui parlare.





 

giovedì 24 maggio 2012

.Acceptance.



 Sabato sera sono rimasta 3 ore senza quasi parlare. Seduta sul solito frigo, musica a palla nelle orecchie, sguardo fisso. Gente che andava e veniva, gente che provava a dire qualcosa, io che non sentivo, non me ne importava. Qualche lacrima con Dance of Death dei Maiden, nemmeno so perché. Spenta.
Martedì sera altre 2 ore così, senza la musica. Vuota. Lui mi ha chiesto se stavo ancora litigando con me stessa, io ho sbuffato, perché tanto non capirà mai. Mi ha chiesto cosa avevo, e non ho saputo rispondere. Le parole sono rimaste appiccicate alla gola, e non erano neppure quelle giuste. Sbagliata.
Ieri sera bevevo birra in camera, fumando sigarette che non soddisfavano. Piangevo e parlavo da sola. Per quanto io ci provi, non riesco a pensarla diversamente. Non riesco a pensarmi carina, intelligente, simpatica, interessante. Sarei fottutamente arrogante. Mi sentirei così stupida. Non mi sto arrendendo, sto solo accettando. Accetto il fatto che certe persone sono nate per essere mediocri e nella media. Accetto il fatto che non sarò mai la sua persona, né -probabilmente- la persona di altri. Accetto il fatto che, alla fin fine, mettersi su una maschera ogni triste giorno non risolve la situazione. Accetto il fatto di essere nata sfasata rispetto alla maggior parte della gente. Accetto il fatto che non sarò mai la migliore in qualcosa. C'est la vie.







giovedì 17 maggio 2012

.Come Se.


Come se, ogni giorno
fosse uguale a quello prima,
fosse come il giorno prima.

In questa notte che il nome ho scordato,
in questi giorni che il nome ho scordato,
sento le voci da dietro le sbarre,
sento le voci entrare nel ferro,
in questi giorni c'è un pensiero che non penso,
in questa notte c'è un suono che non sento,
questa condanna si stringe al cuscino
e non so il perché.

In questi giorni d'inchiostro legale
c'è una menzogna tagliata a verbale,
che assurda non trova dissenso,
gioielli di stato manette d'argento,
per potere respirare in cortile
con il respiro attaccato alle suole
e come un arcobaleno in un forno
che aspetto impaziente il mio nuovo giorno.

Come se, ogni giorno
fosse uguale a quello prima,
fosse come il giorno prima.

Son giorni che ti stan passando attraverso,
in giorni che nessun colore é diverso. 








 Perché alla fine ci speri. E ti arrabbi, e ti rattristi. E piangi. E niente serve.










sabato 12 maggio 2012

.So Awkward.



Mi hanno regalato un vestito. E obbligata a metterlo tutta la sera. Uno di quei vestiti carini, che guardi appesi ai manichini perfetti pensando che non lo metterai mai perché il tuo fisico non te lo permette. La tua testa, l'immagine che vedi sbucare dalle vetrine mentre cammini, il disgusto non te lo permettono.
Mi sentivo un cotechino.
Avvertivo il grasso strizzato nel tessuto, percepivo il mio stesso strabordare dalla silhouette disegnata non per me. E' stato così imbarazzante. Soprattutto con gli altri che si complimentavano e ripetevano "Oh, come stai bene!" ogni due per tre. Non so, mi sapeva tanto di presa per il culo. Nice.






mercoledì 9 maggio 2012

.Qualcuno Intoni Un Happy Birthday Denso Di Riverberi.



Domani un altro anno in più. Ahah, un altro anno che mi ricorderà di quanto poco ho fatto nella mia vita. Altri 365 giorni che mi hanno vista sempre uguale, sempre la stessa, sempre e insopportabilmente me. 365 fallimenti, 365 passi indietro, 365 autocommiserazioni. E domani sarà un giorno qualunque, fatto di sigarette e cenere.







domenica 29 aprile 2012

.Random Words.



 Sabato scorso ho avuto una crisi. Mi sono ritrovata oltre il limite solito, l'agglomerato di pensieri-paranoie-malsanità è fuoriuscito mentre aspettavo al bar persone da servire, sola e con una Menabrea metà vuota.
Non sono la sua persona. Non sono bella, né simpatica. Non sono molto intelligente, non ho qualcosa in cui riesco ad essere la prima. Faccio pena, faccio la paranoica per credere di avere qualcosa di speciale. Stupida, triste, malriuscita persona. 
Tutte le parole e le voci mi rimbombavano nella testa, e parlarne con una mia amica è stato solo peggio. Qualche lacrima qui e là, troppe frasi dette a sproposito. Martedì faccio finta che nulla sia successo. Sto bene -cazzata-. Mi sono ripresa -stronzata-. Maschera nuovamente su, faccia da culo nuovamente in funzione. E ieri sera altra crisi. Troppe lacrime seduta sul frigo dietro al bar, gente che mi guarda credendo di capire e altri a cui non frega nulla. Lui che mi chiede ogni trenta secondi cos'ho, io che rispondo una volta su due "Niente". Tanto, cosa avrei dovuto dirgli? Non avevo voglia di ammettere a voce alta cosa sono, devo ancora imparare ad accettarlo. Spero di poter essere diversa, ma alla fine ritorno sempre allo stesso punto di partenza.
Le persone come me dovrebbero reprimerle alla nascita, ahah.








lunedì 23 aprile 2012

.Remember To Breath.




Inizio a scrivere per poi cancellare. Apro la bocca per poi non emettere suono. Sconnetto e riconnetto il cervello, ma la linea sembra sempre difettosa. E i giorni si susseguono, e le cose da fare si sommano, ed io non capisco più niente. Organizza un concerto, ricordati delle grafiche per le magliette di un tuo amico, pensa alla playlist per il prossimo dj set, cerca di finire i tuoi lavori per la mostra tra due settimane, non dimenticare il tuo portfolio per l'esame di giugno, vedi di perdere altro grasso inutile che ti soffoca, prova a non mandare tutto a puttane con lui.
 



Ah, e ricordati di respirare, ogni tanto.






mercoledì 4 aprile 2012

.Sweet Sad Loser.



Stasera si esce a suon di Dubstep -che diciamocelo, non mi fa impazzire, ma di stare a casa non se ne parla-. Stasera si beve a giri di tequila -che mi farà ridere, almeno-.

Stasera la vedo male, perché ho bisogno di essere sincera -che non è una buona cosa, sappiatelo-.

Stasera c'è odore di crisi mentale irrefrenabile -che sto incubando come un virus da un bel po'-.
Stesera se ci sarà lui succederà un macello, e non vedo l'ora. Sinceramente. Perché non starò zitta, oh no. Vomiterò le urla della testa senza desiderio di fermarmi, facendogli notare quanto io sia ridicola. Perché adoro mandare a puttane le cose belle, perché tanto succede sempre così.
Sono destinata a perdere, ma almeno lo faccio in grande stile.






mercoledì 28 marzo 2012

.Not The Right Person.



"Con te dentro di me arriva la coscienza della mia morte.
E forse semplicemente non dormirò mai più.
Il mostro a volte si nasconde dietro la bellezza."
-Paradiso + Inferno-




Credo di non essere la persona giusta per lui.
Si, probabilmente mi trova piacevole, d'accordo. E magari lo faccio stare bene -anche se non so in che modo-. O almeno, lui mi dice spesso così. Mi dice che mi vuole bene e che gli piaccio anche quando ho le mie crisi da paranoica senza speranze, ma so che non sono la sua persona. Quella con cui vorrebbe veramente stare. Che inconsciamente cerchi sempre e per la quale faresti tutto quello che puoi. Penso di essere una persona di transizione, una di quelle parentesi carine ma che scivolerà senza peso da qualche parte per essere lasciata lì. Il problema è che per me lui è la mia persona, per la quale ho perso pezzi per strada consapevolmente. E quando lui se ne andrà, quando si accorgerà che non sono io quello che sta cercando, non so che farò. Fa schifo detta così, ma è la verità. E quello che fa più male è l'aver capito quanto io ne sia diventata dipendente da non poter riuscire a vedermi senza lui. Sono andata oltre ai limiti imposti, ho oltrepassato la linea e non c'è modo di riavvolgere il nastro. Forse dovrei andarmene per prima, ma non ce la faccio.
Non ce la faccio a lasciarlo andare.
Avrei voluto rimanere distaccata ed avere cemento nelle scarpe, invece eccomi qui, innamorata senza ritegno e senza vie d'uscita. Aspettando col magone il momento in cui non ci sarà più per me.  






 


mercoledì 21 marzo 2012

.I Choose Caos.



Qualche aggiornamento sul mio arrancare giornaliero, mettiamola così. Potrei evitare, ma ho voglia di scrivere -e ultimamente se non scrivo, dimentico tristemente-.
 Il peso sale, scende, fa il cazzo che gli pare -ma almeno il 6 non lo vedo da molto tempo, ed è già qualcosa-. Ovviamente, la colpa è mia e non ci sono scuse attendibili. Per lo meno pensare al cibo in questo periodo non mi fa desiderare una credenza piena di biscotti o altre cazzate.
Ho ricominciato a saltare i pasti appena ne ho l'occasione.
Ho cominciato ad arrampicare, e mi scarica da morire -anche se per il momento faccio abbastanza pena-.
Ho smesso di lavorare -il contratto di tre mesi è arrivato al termine-, per cui mi riempio di cose da fare per non dover stare in casa -e quando ci sono porto avanti i lavori di grafica sperando di riuscire almeno in qualcosa-.

Ho smesso di sfogarmi sulle braccia per iniziare con le gambe -tanto i pantaloncini non me li posso permettere, per cui-.
So solo che non devo fermarmi e basta.

Opto per il caos. 





giovedì 15 marzo 2012

.Trust I Seek -And I Find In You-.



Trovo che "Nothing Else Matters" dei Metallica sia la canzone d'amore perfetta. Non so nemmeno perché stia scrivendo una cosa del genere, ma volevo fare un post senza l'autocommiserazione che impregna constantemente questo smilzo blog. Voglio scrivere di qualcosa di bello, qualcosa a cui penso per farmi stare meglio. Quindi musica, quindi testi, quindi parole che mi facciano sciogliere. Penso, per cui, che sia la canzone d'amore perfetta, in primis per la mancanza della parola stessa nel testo. Perché anche se non c'è, avverti comunque le budella che si attorcigliano. Un po' come quando osservi quella persona a cui tieni davvero troppo e a cui vorresti dire milioni di cose senza un preciso motivo.Trust I seek and I find in you, voglio dire, cosa può esserci di meglio? Credo che valga molto di più di una ripetizione estenuante della parola amore, perché è quello alla fine che le persone cercano. Qualcuno di cui fidarsi per essere come si è in realtà, perché le maschere -alla lunga- sono pesanti da portare. Non lo so, magari è una cosa banale e stupida, ma mi fa credere che qualcosa di salvabile in tutto questo marcio ci sia.
Vorrei che qualcuno me la dedicasse, anche se le probabilità sono veramente scarse, ahah.
Eppure lo vorrei davvero.






venerdì 9 marzo 2012

.I'd Like.



Vorrei riuscire ancora a credere in qualcosa. Vorrei avere quindici anni, quando pensavo che avrei preso a calci in culo il mondo. Vorrei non dover chiedere. Vorrei il silenzio assoluto nella testa. Vorrei smettere di aver paura delle persone. Vorrei essere leggera e fragile. Vorrei urlare fino a morire. Vorrei mangiare e sentirmi felice. Vorrei avere la forza di distruggermi per toccare il fondo.






sabato 3 marzo 2012

.Just To Know You're Alive.






C'è il sole fuori, quello che ti fa venire voglia di uscire e camminare con dei pacchiani occhiali da sole arancioni. C'è quel calore che vorresti sentire dentro sempre, che ti fa capire di avere degli organi vivi e funzionanti. La temperatura ideale per stare in maglietta e fare foto al Valentino. Quanto vorrei indossare una maglietta in questo momento, ma le mie braccia sono impresentabili. Mi ero promessa di smetterla, ma l'ho fatto di nuovo. Lo farei anche adesso, così, senza un motivo preciso. Mi viene sempre in mente questa frase dei Goo Goo Dolls, "When everything feels like the movies, yeah you bleed just to know you're alive", e penso sia perfetta. You bleed just to know you're alive.






sabato 18 febbraio 2012

.Back.



Mi fa ridere pensare a quanto stupidi e banali e incoerenti siano i miei problemi. Che poi, sono problemi che davvero esistono? Ci penso, alle volte, e mi sento una completa imbecille che non sa affrontare come si deve il susseguirsi dei giorni. Vorrei imparare a lasciar correre, a dimenticare le paranoie, a fare quello che mi va senza analizzarne i pro e i contro insistentemente. Vorrei mettermi in testa che i miei problemi sono inezie, piccole briciole inconsistenti senza peso. Eppure mi sembra sempre di stare per affogare rispetto agli altri, credendo di essere diversa, particolare, assurda. Probabilmente -sicuramente- pensare di avere enormi problemi psicologici mi fa sentire speciale. Probabilmente perché, in realtà, sono solo una personcina ripiena di mediocrità che non brilla in nulla. 







sabato 28 gennaio 2012

.Tonight.



Stasera potrò stare sotto le coperte con lui che mi abbraccia, ed io nasconderò la faccia come tutte le volte perché i suoi occhi mi guarderanno. Non riesco a pensare come a lui possa piacere il mio corpo, per cui mi farò più piccola che posso.
Stasera ci sarà la neve fuori, per cui parleremo di montagna e di quando ci andremo insieme e di quanto riderà nel vedermi rotolare senza sosta.
Stasera vedrà tagli ancora troppo nuovi, per cui inizieremo a parlare di cose che preferirei solo lasciar stare.
Vorrei credere a tutto quello che mi dice, lo vorrei davvero, ma non ci riesco. Perché alla fine si stancherà, perché non è normale che uno come lui voglia passare tempo con una come me. Deve solo accorgersene.
E allora lo lascerò andare, rimanendo indietro a raccattare i cocci rovesciati a terra. Non è una cosa triste, né ingiusta.
E' solo da accettare e basta.







lunedì 23 gennaio 2012

.I don't care at all.




Sparita, già.

Come tutte le parole che vorrei scrivere, ma che dimentico non appena vedo questo immenso spazio bianco. Forse perché, alla fin fine, non sono così importanti o interessanti o rilevanti. Mi lascio trasportare dagli eventi senza darci peso, inglobata dalle troppe cose -noiose ed inutili- che ho da fare. Nulla sembra dar eccessivo fastidio, o forse sono io che continuo a camminare con ritmo monotono.

Honestly, I don't care at all.

L'unica cosa che mi irrita un poco è il fatto di dimenticarmi esageratamente spesso troppi dettagli, soprattutto quelli a cui tengo, come stralci di conversazioni o titoli di brani ai quali sono particolarmente affezionata. Come se non avessi più spazio nella testa per contenere ogni ricordo che voglio mantenere.




Ahah, che tristezza di post.