giovedì 24 maggio 2012

.Acceptance.



 Sabato sera sono rimasta 3 ore senza quasi parlare. Seduta sul solito frigo, musica a palla nelle orecchie, sguardo fisso. Gente che andava e veniva, gente che provava a dire qualcosa, io che non sentivo, non me ne importava. Qualche lacrima con Dance of Death dei Maiden, nemmeno so perché. Spenta.
Martedì sera altre 2 ore così, senza la musica. Vuota. Lui mi ha chiesto se stavo ancora litigando con me stessa, io ho sbuffato, perché tanto non capirà mai. Mi ha chiesto cosa avevo, e non ho saputo rispondere. Le parole sono rimaste appiccicate alla gola, e non erano neppure quelle giuste. Sbagliata.
Ieri sera bevevo birra in camera, fumando sigarette che non soddisfavano. Piangevo e parlavo da sola. Per quanto io ci provi, non riesco a pensarla diversamente. Non riesco a pensarmi carina, intelligente, simpatica, interessante. Sarei fottutamente arrogante. Mi sentirei così stupida. Non mi sto arrendendo, sto solo accettando. Accetto il fatto che certe persone sono nate per essere mediocri e nella media. Accetto il fatto che non sarò mai la sua persona, né -probabilmente- la persona di altri. Accetto il fatto che, alla fin fine, mettersi su una maschera ogni triste giorno non risolve la situazione. Accetto il fatto di essere nata sfasata rispetto alla maggior parte della gente. Accetto il fatto che non sarò mai la migliore in qualcosa. C'est la vie.







2 commenti:

  1. Tesoro, anche per me vale lo stesso. Sono sempre quella sbagliata che non riuscirà mai ad essere chi vuole davvero, che non riuscirà mai ad essere allo stesso livello degli altri, che non riuscirà mai ad essere la migliore in niente. In Smells like teen spirit, dei Nirvana, c'è la frase "I'm worse at what I do best and for this gift I feel blessed". Ecco: vorrei fosse così anche per me! Sentirsi benedetti di un dono apparentemente così maledetto. Perché non possiamo? So benissimo che Kurt Cobain non ne è un grande esempio: ma credo che noi tutte dovremmo accettarci. Io ci sto davvero provando; a volte provo a migliorare, altre volte provo ad accettarmi. E sai cosa riesco a fare alla fine? Solo a dirmi "Non è il momento". Ma sbaglio, sbaglio e lo so. E vorrei che anche tu lo sapessi: sbagli. Noi non siamo sbagliate, non siamo niente di tutto questo. Oggi nel pullman avevo la musica a palla nelle orecchie e dietro di me c'erano i miei compagni di scuola che si divertivano, ridevano. Io non ci riuscivo, ogni tanto mi parlavano ma continuavo a fissare il vuoto. Sentivo le loro risate, e non riuscivo a capire se fossero o meno diverse dalle mie! La risposta è solo una: non lo sono affatto!
    Anche noi possiamo ridere, anche noi possiamo essere felici!
    Ti stringo,
    Effe.

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  2. tesoro vorrei che trovassimo una soluzione a tutto qsto...in qsti gg mi sn ributtata a capofitto nel lavoro....lav ogni notte fino alle 7...sono distrutta.Qsta nuova storia dell'acne sta peggiorando sempre di più e io sono 59 kg costanti...........mi faccio skifo.Tu sei in cura da qcuno?Bacio

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