lunedì 30 luglio 2012

.Bullshit.



Gliel'ho detto apertamente. Del cibo, di quello che combino, di quanto sia frustrante perdere due chili e riprenderli, e poi riperderli e poi abbuffarsi e poi piangere. Venerdì sera, dopo aver visto passare troppe ragazze perfette e vestite come avrei voluto essere vestita io. Io, con i miei pantaloncini sopra il ginocchio e un maglioncino perché mi vergognavo della pancia, delle braccia, del seno. Avevo bevuto uno Spritz e qualche birra a stomaco vuoto, e la lingua si è sciolta troppo. E c'erano sempre quelle ragazze con le loro gambe magre che continuavano a camminarmi davanti. Lui la faceva facile, -Se ti abbuffi è perché non mangi abbastanza-, -Devi mangiare regolare, poco ma almeno 5 volte al giorno-, -E' inutile digiunare- e altre cazzate del genere. E allora gli ho spiegato che non c'entra solo il fatto di voler dimagrire, ma che mi piace troppo pensare di non aver bisogno di mangiare. Che vedere gli altri ingoiare cibo mentre io rimango a guardare mi fa sentire bene, perché io non ho bisogno di soddisfare la mia fame. Poi è arrivata troppa gente, non sapevo più dove guardare, mi è venuta l'ansia, la pressione è calata di botto, non riuscivo più a respirare. Ho dovuto bere del succo di frutta per iniziare di nuovo a vedere lucido. E il discorso è finito lì.
Sabato sera sono andata a cena da lui, aveva preparato un sacco di cose che ho mangiato per non sembrare una stronza che non apprezza il lavoro degli altri. Ovviamente mi sentivo una vacca, una triste grassa vacca pronta da portare al macello per farci del filetto, ma comunque siamo usciti -mica vuoi stare a casa di sabato sera, no?-. E mentre ci avviavamo al solito posto io non parlavo, persa ad osservare la mia massa informe e traballante ad ogni vetrina disponibile, così lui ha deciso di provare a fare il simpatico dicendomi -Che hai? Ti ho fatto mangiare troppo rovinandoti la dieta?- sperando di farmi ridere. Gli ho risposto che non avrei dovuto parlargli di quelle cose, perché tanto le prende come una stronzata, e lui si è scusato. Ciò non toglie il fatto che tanto non lo capirà mai, e che è inutile sprecare altro tempo per parlargli di tutto quello che mi passa per la testa. Tanto sono tutte stronzate, giusto?






4 commenti:

  1. nn può capire...solo ki ci passa può capire.sai quante volte a me dicono: QUANDO LA SMETTERAI DI FARE I CAPRICCI CON IL CIBO?QUANDO LA SMETTERAI CON QSTE SMANIE ADOLESCENZIALI??? Non prendertela...ti stringo

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  2. Non è del tutto vero...due anni fa raccontai al mio ragazzo di aver vomitato, era un momento di gran debolezza ed io ero sola lontana da casa. Erano un paio d'anni già che ero fissata con il dimagrire ma quella era la prima volta che avevo provato l'impulso di compiere quel gesto e ne ero spaventata, lui era in chat e sentii il bisogno di parlargliene. Ci rimasi parecchio male per come prese la mia confessione, se la sbrigò con qualche frase di cortesia del tipo "Non farlo più, non è una bella cosa bla bla" e poi, come nulla fosse, riprese i suoi discorsi cretini. Mi sentii presa a pesci in faccia, ridicola, io che mi ero aperta a rivelare un segreto grandissimo e lui lo snobba così. L'estate scorsa, riaffrontando alcune questioni, scopro che lui di quella discussione si ricorda ancora e che era molto preoccupato per me quando glielo avevo confessato, solo che non sapeva come comportarsi per fare la cosa giusta senza opprimermi. Insomma, per farla breve, il tuo ragazzo ti ha ascoltata e quello che gli hai detto per lui ha valore, non sono affatto cazzate...il difetto degli uomini è l'incapacità di sapersi comportare in seguito con il dovuto tatto (non sanno nemmeno cosa sia, noi siamo più sensibili e accorte su queste cose), ma nonostante questo a lui importa credimi e potesse fare qualcosa lo farebbe. Il suo cercare di alleggerire la questione con battutine e simili non è perchè la considera una cazzata ma è il suo modo per aiutarti, per cercare di far sparire il problema ai tuoi occhi. Se per te non è la soluzione giusta (ovviamente, ti capisco, lo faceva anche con me ed era peggio) diglielo, con gentilezza perchè nell'immaturità maschile quello era comunque un tentativo di "soccorso"...pessimo e discutibile, ma lo era.

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  3. Nessuno ci capirà mai. Ti stringo forte

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  4. E' difficile..
    Io mi aspettavo che almeno quelli che sono "capaci a dare" riuscissero a capire....ma.....NO.
    Un giorno ho deciso di dire a chiunque che sono bulimica...lo sanno cani e porci!io lo dico cosi'..ed anche questa e' una di quelle cose che mi permette di misurare subito il mio interlocutore.
    Qualcuno e' interessato a come sia arrivata a questo punto....forse piu' per una connotazione fetish...altri mi dicono "che schifo!!" (ed in genere sono quelli a cui tenevo di piu'...,ma del resto...mi son sempre illusa tanto sulla GENTE).
    La maggior parte credo dica "ma ti sei fatta vedere da qualcuno???"......aaaaaaaaaah 0_o beata ignoranza!!!!
    L'unico che se n'e' accorto senza che gli dicessi niente....e' il mio osteopata qui in Francia....ero andata per un problema al ginocchio..poi siccome e' tutto collegato..mi ha "schiacciato" la schiena (lui preme..schiaccia..smuove..nervi,visceri,ossa)..e sai cosa mi ha detto??? "HAI FATTO QUALCOSA ALLO STOMACO???".
    !!!!!!!!!!! il mio sguardo era TILTED come quello di un cane che non capisce cosa succede.
    Cioe' cazzo..l'osteopata!!! Il mio medico nn se n'e' mai accorto!!!nonostante le ulcere sulla lingua!!!!!!!!!!!!!MAI!
    Gli ho spiegato sinteticamente la situazione...e lui mi ha sinteticamente risposto che avrei dovuto continuare a scavare dentro di me e ad autoanalizarmi..che quella a parer suo era la via giusta..LA CONSAPEVOLEZZA.
    Concordo.

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