Perché devo andare in paranoia per qualsiasi cosa maledizione? Non mi sopporto più. Riesco a farmi venire l'ansia per ogni minima stronzata, da un ritardo di un'ora ad un ciao detto in modo diverso dal solito. Come diavolo ho fatto a ridurmi così? Dai sedici anni sono degenerata senza quasi accorgermene, e adesso non mi ricordo più com'era la mia testa prima di tutte queste voci che urlano e bisbigliano costantemente. Nemmeno le sbronze aiutano più, anzi, non fanno che amplificare ogni conato di disgusto per me stessa. Ho ventidue anni e non li sto vivendo come si dovrebbe, e la colpa è solamente mia.
Sbaglio sempre, sbaglio troppo, sbaglio consapevolmente.
Dovrebbero chiudermi da qualche parte e buttare la chiave, ecco tutto.
Lasciatemi marcire.
Per mia sfortuna ti capisco... L'ansia è una brutta bestia. A volte è inutile convincerti che va tutto bene perchè se ti prende quella morsa allo stomaco se "fottuto"
RispondiEliminaE dimenticavo, buon 2012!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCapisco benissimo la situazione. Vorrei tanto avere un consiglio utile da darti, vorrei dirti che andrà meglio ma per esperienza so che non è così. Sicuramente esiste un modo per stare meglio e l'unica cosa che possiamo fare e non perdere la voglia di cercarlo anche se so che a volte è molto più forte la voglia di lasciarsi andare e fare tutte le dannate cazzate che ci passano per la testa finchè la situazione imploderà e l'incubo sarà finito.
RispondiEliminaTi abbraccio forte.
edie
io penso che tu puoi scegliere,io penso che il destino esista,ma che tu scelga il destino di te stessa.io penso che puoi vivere come una 22enne,io penso un sacco di cose ma non penso che dovrebbero chiuderti da qualche parte e buttare la chiave.
RispondiElimina"lasciatemi marcire"
RispondiEliminavolentieri.
perchè quando sarai marcita, la polpa corrotta che ti ricopre concimerà quei semi che, ben nascosti dentro di te, finalmente attecchiranno, germoglieranno e crescendo diventeranno una pianta bellissima, forte e flessuosa, capace di piegarsi senza spezzarsi tra le raffiche di vento.